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Le arti performative come risorsa per l’integrazione tra culture e nel processo di cura

Le arti performative come risorsa per l’integrazione tra culture e nel processo di cura
Diario di un percorso di formazione gestalticadi Ana Rosa Ramos

Lo studio presentato dall’Autrice – professionista della salute, giunta da pochi anni in Italia da un Paese, parafrasando Papa Francesco, collocato “alla fine del mondo” – cerca di spiegare il valore terapeutico del concetto di integrazione (anche sulla base della propria esperienza biografica, riassunta nella prima parte del lavoro) e, nel contempo, esplora la necessità dell’uso della pratica artistica (la danza, la musica, la parola teatralizzata, il “dire del corpo”) nel processo di cura, evidenziandone potenzialità e concrete utilità.

L’area centrale dello studio rivisita criticamente l’iter formativo (convegni, laboratori, workshop) dell’Autrice, focalizzato sulla partecipazione al Corso di Psicoterapia della Gestalt.

La parte finale del lavoro, infine, analizza nel dettaglio uno specifico caso clinico mediante una serie di ordinate tappe di avvicinamento: il primo incontro, la storia della paziente, il percorso di lavoro effettuato. Quest’ultimo riveste particolare importanza, in quanto attraversa i progetti di vita della paziente tramite lo strumento del disegno, un ausilio artistico rivelatosi molto utile per far emergere in maniera autentica e profonda i suoi vissuti.

 

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