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Che fine ha fatto Esalen?

Che fine ha fatto Esalen?
Iride Pistacchio (Memè Susanna)
Iride Pistacchio (Memè Susanna) ci offre alcune suggestioni presentandoci, in modo creativo, alcuni concetti  della Gestalt che ha sviluppato in un suo intervento tenutosi a Catania  durante il Convegno FISIG “EPISTEMOLOGIA, CLINICA e RICERCA in GESTALT – L’EQUILIBRIO DELLE DIFFERENZE” del 27-30 APRILE 2017, fortemente radicate nella nostra Scuola. Per farlo ha estrapolato alcune frasi tratte dalla rara intervista a Isha Blomberg, pubblicata interamente in questo numero nella rubrica Radici. La nostra scuola ha, al suo interno, un seme forte di matrice comunitaria, manifestato sia all’interno dell’Associazione Culturale IBTG – SGT (www.scuolagestaltditorino.it) gestita da un gruppo di formatori e professionisti in forma partecipata, sia all’interno dei percorsi formativi residenziali delle scuole di Psicoterapia e Counseling, più numerosi in passato, ma ancora oggi caratterizzazione forte del suo DNA.

La scelta delle immagini, tratte dall’anime giapponese del maestro Hosoda, The Boy and the Beast, descrive un percorso di formazione attraverso l’esperienza di un giovane, all’interno di una vita comunitaria completa, dove ogni incontro, ogni figura ed ogni sfondo, concorrono nel sostenere la sua crescita attraverso sempre nuove attribuzioni di senso.   

 

Che fine ha fatto Esalen?

In questa rubrica che parla d’insegnamento e didattica, porto un contributo su alcuni aspetti che caratterizzano, dal mio punto di vista, l’approccio formativo della SGT. Nel presentarlo, in occasione del convegno della Fisig sull’epistemologia gestaltica, tenutosi lo scorso anno a Catania, ho usato una chiave evocativa e fatto parlare, insieme al testo, immagini tratte da una storia di formazione, in modo da rendere più fruibili e vivi i concetti. In sintesi, m’interrogo su quali sono oggi, nella società che cambia, le nostre epistemologie (dal greco episteme = conoscenza e logos = discorso). Cioè i modi del nostro trasmettere la novità, sufficientemente assimilabile, da immettere e incontrare nel percorso didattico, per continuare a crescere in contatto con le/gli allieve/i, favorendo la formazione di persone mature, ricche di esperienza teorico pratica e quindi nella professione creative, serie e consapevoli.

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